- Novembre 10, 2024
D’estate e non solo, la Spagna è diventata una meta quasi impossibile a causa dell’overtourism. Eppure ci sono luoghi tutti da scoprire che in pochi scelgono e uno di questi è Girona: qui ti racconto cosa vedere in due giorni in base alla mia esperienza, sperando ti sia di ispirazione per organizzare il tuo viaggio.
Girona è stata una piacevole sorpresa. Parlando con altre persone e facendo ricerca sul web, mi sono resa conto che non sempre viene scelta come meta di viaggio, seppur sempre più affollata i turisti continuano a preferire la vicina Barcellona.
Eppure, con questo articolo su cosa vedere a Girona in due giorni, vorrei ispirarti a cambiare rotta e fare una scelta consapevole. Piccola, piacevole da esplorare a piedi e molto accogliente, Girona saprà stupirti con le sue architetture, con realtà attive dal punto di vista sociale e con i suoi scorci, che sembrano usciti direttamente da una cartolina, con il fiume Onyar che la divide in due e le casette colorate a completare lo scenario.
In più, se ami esplorare le città con la bici, questo gioiellino medievale è perfetto perché considerato un vero e proprio paradiso dei cicloamatori e, se hai guardato Il Trono di Spade, avrai la possibilità di vedere dal vivo molte location utilizzate nella serie. Insomma, le cose da fare e da vedere sono diverse, meglio cominciare con il racconto!
In questa guida troverai
Ciao, mi chiamo Elena, travel blogger e content creator. Ti aiuto a scoprire nuove mete con calma in Italia, Europa e nel mondo.
Se vuoi seguimi su Instagram per lasciarti ispirare o contattami se vuoi collaborare con me.
Girona, cosa vedere in due giorni
Girona è perfetta per una fuga nel weekend o come tappa se stai organizzando un road trip in Costa Brava e vuoi aggiungere una città all’itinerario. Con il suo mix di storia, architettura e gastronomia conquista chiunque la visiti, anche i più scettici che vorrebbero invece restare nei limiti di Barcellona.
I suoi vicoli celano oltre duemila anni di storia e non c’è punto di partenza migliore per scoprirla se non dalle sue mura. E intendo letteralmente sopra le mura perché, perfettamente conservate, è possibile passeggiarci sopra, salendo anche sulle sue ex torri d’avvistamento, belvedere imperdibili per ammirare la città da un punto di vista privilegiato.
Passeggiata sulle mura della città
Le mura di Girona sono gli oratori silenziosi che, con la loro presenza, raccontano il passato della città. Girona, infatti, nacque come castrum, ossia come avamposto militare dopo l’unione della via commerciale tra Roma e Cadice.
Dalla forma triangolare le mura, che possono essere visitate gratuitamente, furono ampliate in epoca medievale, anche se rimangono ancora oggi tracce del luogo che i Romani conoscevano come Gerunda.
Non c’è un vero e proprio inizio per cominciare la passeggiata sulle mura, considerate le più estese d’Europa, perché i punti di accesso sono diversi e puoi sceglierli in base a dove ti trovi e a quando preferisci salire o scendere.
Durante il percorso fai tappa a quello che è stato soprannominato il Giardino dei Tedeschi, un angolo di verde utilizzato in passato come caserma dai soldati provenienti dalla Germania.
Cattedrale di Girona
Una volta sceso dalle mura, un intricato groviglio di vie ti condurrà alla splendida cattedrale dedicata a Santa Maria, collocata nella parte alta della città. Ad accoglierti troverai un’enorme scalinata barocca che, una volta in cima, ti condurrà al portale principale dell’edificio gotico più bello di Girona.
Ci son voluti ben 300 anni per costruirla, quindi vale la pena fare la salita e godersi sia i suoi interni, contraddistinti da una navata di 23 metri e da colonne e capitelli arricchiti di simboli medievali e figure umane, che la facciata esterna laterale. Il biglietto d’ingresso costa 7,50€.
Il centro storico e il ghetto ebraico
Una volta fuori dalla cattedrale è arrivato il momento di perdersi tra le strade del centro storico, tra piccole viuzze e panni stesi ad asciugare, e in quelle del ghetto ebraico, il meglio conservato di tutta Europa.
Lungo la Carrer de la Força troverai anche il Museo di Storia Ebraica, dove potrai approfondire la storia della comunità ebraica in Catalogna e a Girona, oltre che il Museo di Storia di Girona.
Il ponte rosso di Eiffel e Las Cases Penjades
Girona non è sempre stata così colorata lungo il fiume Onyar che separa la città vecchia da quella nuova. È nel 1983 che, grazie a un piano di ristrutturazione, questa parte è diventata un vero e proprio tripudio di colori, oltre che la più fotografata della città, grazie alla presenza delle caratteristiche casette colorate chiamate Las Cases Penjades (le case pendenti).
Il ponte rosso sul quale camminerai, inoltre, è stato costruito da Gustave Eiffel, lo stesso ingegnere che finanziò la Tour Eiffel di Parigi.
I bagni arabi
Non solo la cultura ebraica, anche quella musulmana ha contribuito a scrivere l’identità storica e architettonica di Girona. Tra le cose da vedere in due giorni consiglio di inserire anche i bagni arabi, costruzione adibita a terme e bagni pubblici sulla scia di quelli romani, ma arricchiti da elementi architettonici tipicamente orientali. Il biglietto d’entrata costa 3€.
Besar el culo a una leona
In quasi tutte le città c’è sempre un punto ben preciso in cui è necessario fare un’azione per assicurarsi fortuna. Il primo che mi viene in mente è Milano e il rito scaramantico delle palle del toro.
A Girona, questo rito si chiama: “besar el culo a una leona” che significa proprio quello che immagini, “baciare il sedere di una leonessa”.
Situata nei pressi del Pont de Sant Feliu, la Leona, una scultura diventata simbolo della città, nasconde una tradizione: se desideri tornare a Girona e avere fortuna, devi baciare l’animale sul sedere.
Informazioni su Girona: gli essenziali per il tuo viaggio
Dove si trova e come arrivare da Barcellona
La città di Girona è situata in Catalogna ed è il capoluogo della Costa Brava, distante un’ora da Barcellona. Per arrivarci non è necessario atterrare a Barcellona perché possiede un aeroporto proprio collegato con diverse città italiane grazie a compagnie low-cost come Ryanair.
Come raggiungere Girona dall’aeroporto
Se atterri all’aeroporto Girona-Costa Brava non sarà difficile raggiungere il centro perché distante soli 10 chilometri. Se non prevedi di noleggiare un’auto, a tua disposizione ci sono due opzioni:
AUTOBUS | Il Sagales numero 607 ti porterà in 30 minuti dal terminal alla stazione dei bus in centro città: è attivo dalle 05:30 del mattino alle 23:30 di sera con una partenza ogni ora. Il costo del biglietto è di 2,80€ a persona.
TAXI | Come in tutti gli aeroporti, anche qui troverai diversi taxi. Il costo della tratta, che non è fisso, si aggira intorno ai 30 euro.
Come raggiungere Girona da Barcellona
Girona dista solo un’ora da Barcellona e puoi arrivarci con diversi mezzi:
TRENO | Dalle stazioni di Sants, Passeig de Gracia e Clot partono i treni a media percorrenza che, al costo di 11€, ti permetteranno di raggiungere Girona in un’ora e un quarto. Più economici, ma non di troppo, sono i treni regionali che, al costo di 8€, ti porteranno in città in un’ora e mezza. I treni più cari sono quelli veloci, come l’AVANT o l’AVE che, al costo di 18€, impiegano solo 40 minuti.
BUS | Se preferisci viaggiare in bus, dall’Estació del Nord di Barcellona partono diverse linee dirette al centro di Girona che, a un costo andata e ritorno di circa 24€, ti permetteranno di arrivare a destinazione in un’ora e mezza/due. Anche dall’aeroporto di Barcellona partono le linee 602 e 603 della compagnia Segalés dove il biglietto sola andata costa 19€.
Quanti giorni ci vogliono per visitare Girona
Girona è una città che, piccola e compatta, può essere visitata tranquillamente in un giorno a piedi. Tuttavia, se hai un weekend a disposizione, ti consiglio di fare base qui e di dedicarle un paio di giorni, oppure di scoprire i dintorni di cui ti parlerò in uno dei prossimi paragrafi. Spoiler: ci sono di mezzo Salvador Dalì e il mare.
Dove hanno girato il Trono di Spade a Girona
Gioiellino medievale, non stupisce che sia stata scelta dalla serie Il Trono di Spade come location per ricreare le atmosfere della storia che, più o meno tutti, conosciamo. Se sei un fan e vuoi andare alla ricerca dei luoghi dove hanno girato molte scene che vedono protagonista soprattutto Arya Stark, queste sono le tappe da inserire sulla tua mappa:
- LA CATTEDRALE DI GIRONA | Utilizzata per ricreare il Grande Tempio di Baelor ad Approdo del Re: in questa scena sono presenti diversi soldati, i membri della setta e Jamie Lannister che percorre gli scalini in sella al suo cavallo.
- BISHOP JOSEP CARTAÑÀ STREET | Nella prima puntata della sesta stagione vediamo Arya Stark mendicare e vagare cieca per le strade di Braavos: una delle scene è stata girata di fronte ai giardini dietro la cattedrale, nello specifico in via Bishop Josep Cartañà. Anche qui troverai gli stessi scalini dove si è seduta la protagonista.
- ARCHAEOLOGICAL WALK OF GIRONA | Nella settima puntata, invece, Arya Stark passeggia per il mercato di Braavos cercando un passaggio per poter lasciare la città. Questo mercato è stato ambientato nella Passeggiata Archeologica di Girona e nella via Rei Ferran el Catòlic, proprio di fronte all’ingresso dei Bagni Arabi.
- BAGNI ARABI | Alcune scene sono state girate anche all’interno dei Bagni Arabi, di cui ti ho parlato in uno dei paragrafi precedenti quando ti consigliavo cosa vedere a Girona in due giorni.
- PLAÇA DELS JURATS | Durante la stagione sei, nell’episodio cinque, troverai Plaça dels Jurats: in questa scena è stato allestito un parco dove viene riprodotta un’opera teatrale sulla vita della famiglia Lannister.
- SAN DOMÈNEC | Nell’ottavo episodio, Arya Stark salta e cade giù dalle scale, spargendo cesti di arance lungo la scalinata dell’Ascensione di San Domenico.
- SANT PERE DE GALLIGANTS | L’ultima tappa è il monastero di Sant Pere de Galligants, dove si trova il Museo Archeologico della Catalogna. Nella serie è stato usato per ricostruire l’ingresso alla Biblioteca di Oldtown, il centro del sapere dei grandi maestri di Ponent, dove Sam potrà diventare un maestro.
Cosa mangiare a Girona
Arriviamo a una delle mie parti preferite in qualsiasi viaggio: cosa mangiare. Oltre alle classiche tapas, che sicuramente starai già sognando di mangiare a tutte ore le del giorno, ci sono due cose che non puoi assolutamente perdere a Girona:
XUIXO | Questo è il dolce simbolo della città, la cui storia risale al 1918 quando un pasticcere locale, Emili Puig, aiutato da un collega francese, ideò e creò il primo di questi rotoli croccanti di pasta fritta ripieni di crema pasticciera ricoperti di zucchero. Una delle pasticcerie dove provarlo è sicuramente Casa Moner che propone sia xuixo classici che varianti originali. Il mio preferito è quello con arance e cioccolato.
VERMUT | Seppur non sia la patria del vermut, bevanda che in Catalogna rappresenta un rito irrinunciabile e che nasce a Reus, a Girona avrai l’opportunità di provarla dentro vermuterie specializzate come La Malabarista, dove propongono anche diverse tapas d’accompagnamento. Ti consiglio di non tardare all’orario dell’aperitivo perché diventa affollata abbastanza facilmente.
Quanto dista Girona dal mare
Se visiti Girona e hai voglia di unire mare e cultura, sappi che dista solo dai 40 minuti a un’ora di auto dalle spiagge più belle della Costa Brava: per farti un esempio, la caletta di Sa Tuna dista un’ora e tre minuti, mentre la cittadina di Palamos solo 44 minuti.
Spiagge vicino a Girona: relax in Costa Brava
Queste sono alcune delle spiagge più belle situate sulla Costa Brava e facilmente raggiungibili da Girona:
AIGUABLAVA | Si tratta di un piccolo angolo naturale non lontano dalla graziosa cittadina di Begur, distante da Girona 56 minuti.
SA TUNA | Questo piccolo villaggio di pescatori offre una caletta non troppo grande, ma particolarmente caratteristica. Dista da Girona un’ora e tre minuti.
CALELLA DE PALAFRUGELL | Anche qui, a soli 52 minuti da Girona, troverai una splendida spiaggia dalle acque turchesi e una cittadina dove fermarti a mangiare qualcosa di tipico.
Cosa vedere nei dintorni di Girona: Figueres e il Teatro-Museo di Salvador Dalì
A 40 minuti di distanza troverai anche la città di Figueres che, di per sé, non mi ha colpita particolarmente. L’unico motivo per cui l’ho inserita nel nostro road trip è il Teatro-Museo di Salvador Dalì, nato proprio in questa città.
È stato lo stesso artista a commissionarlo e a presiederne la progettazione e costruzione: quello che visiterai, infatti, è una vera e propria opera surrealista.
Qui sono esposte alcune delle sue opere di maggior pregio, sia quadri che sculture. Le sale in sé sono state pensate per stimolare la creatività e offrire un’esperienza particolare a ogni visitatore.
Il periodo migliore per visitare Girona
Ogni stagione è quella giusta per visitare Girona, anche se personalmente ti consiglio di evitare l’estate e di puntare a periodi come la primavera e l’autunno. In particolare, nel mese di maggio, viene organizzato un evento molto amato dai residenti chiamato Temps de Flors: per l’occasione, spettacolari progetti di floral design decorano gli edifici storici e ridisegnano gli spazi urbani con creatività e originalità.
Se ami scoprire le tradizioni dei luoghi che visiti, un altro evento da segnare è la festa di Sant Narcís, patrono della città, organizzata dal 25 ottobre al 3 novembre. Durante queste giornate vengono organizzate sfilate, cerimonie e allestito un parco divertimenti. Sant Narcìs è noto soprattutto per il “miracolo delle mosche”: secondo la leggenda, nel 1285, quando le truppe francesi del re Felipe III assediarono Girona e profanarono la tomba di Sant Narcís, migliaia di mosche uscirono dall’interno per attaccare i soldati francesi e uccidere i loro 4.000 cavalli salvando la città dal dominio straniero.
Il 23 aprile, invece, si festeggia San Jordi e, per l’occasione, gli abitanti esibiscono dei pupazzi chiamati Tarlà per ricordare un personaggio che faceva capriole tra i balconi per rallegrare gli abitanti rinchiusi in quarantena per la peste. In queste occasioni avrai anche l’opportunità di assistere alla danza tipica chiamata “sardana”, molto simile a su ballo tundu sardo. La danza è riconosciuta anche come Patrimonio UNESCO e chiunque a qualsiasi età, appena comincia la musica, non può resistere a partecipare e danzare insieme agli altri.