- Maggio 25, 2024
Scopri cosa vedere a Sibiu, Transilvania. Tra le città più belle della Romania, multiculturale, vivace e dalle architetture particolari. Qui troverai anche informazioni utili, da come arrivare dall’Italia a dove mangiare.
Rumena, tedesca, ungherese, ma anche rom, slovacca e ucraina: Sibiu è una delle città più belle della Romania dove tante culture diverse convivono rendendola anche dinamica e aperta al mondo.
Una particolarità dovuta al suo passato come crocevia di commerci e vivace centro culturale. Un aspetto che si riflette anche nelle architetture del suo centro storico, tra le cose da vedere a Sibiu e punto di partenza della tua visita.
Qui, il fascino degli edifici sassoni e Art Nouveau incontra la solennità di quelli gotici e barocchi. Ed è proprio grazie a questo mix di culture e alla ricchezza delle sue vie pittoresche che, nel 2007, si è guadagnata il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura insieme a Lussemburgo. Seppur l’evento abbia spalancato le porte del turismo, resta una destinazione ancora poco conosciuta di cui mi sono totalmente innamorata, oltre che base ideale per visitare la Transilvania.
Che tu la stia scoprendo durante un viaggio on the road in Romania o per un weekend in occasione dei mercatini di Natale, questa lista di cosa vedere a Sibiu, arricchita da una breve guida con consigli e informazioni utili (la troverai alla fine dell’articolo), ti aiuterà a godertela al meglio.
In questa guida troverai
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Cosa vedere a Sibiu
Fondata nel 1190 dai Sassoni di Transilvania, Sibiu risulta divisa in due, tra città alta e città bassa. Può essere scoperta tranquillamente a piedi perché i luoghi e le architetture da non perdere si trovano tutte nel centro storico.
Piața Mare o Piazza Grande
Come ogni città, anche Sibiu ha come luogo principale una piazza: Piața Mare. La sua importanza va ricercata sia nelle dimensioni (142 metri in lunghezza e 92 metri in larghezza) che nel ruolo ricoperto in passato.
Questo era il cuore pulsante dei commerci e della vita sociale e non stupisce, quindi, che molti degli edifici più importanti si trovino proprio all’interno del suo perimetro.
Tra questi Palazzo Brukenthal, costruito ricorrendo allo stile in voga al tempo, ossia il barocco, oggi museo con galleria d’arte e una libreria storica. O ancora, Turnul Sfatului, la torre del consiglio risalente al XIII. La torre vanta anche una delle viste panoramiche più belle grazie alla terrazza dalla quale potrai ammirare la città e il paesaggio circostante.
Se ti stai chiedendo cosa vedere a Sibiu, parti dalla piazza principale e prosegui verso la seconda più importante, Piața Mică o Piazza Piccola.
Piața Mică e il Ponte delle Bugie
Superando la torre del consiglio si raggiunge Piața Mică o Piazza Piccola dove troverai bar, ristoranti, il Museo Etnografico di Sibiu, il Museo della Farmacia, la Casa delle Arti e, alla fine, il famoso Ponte delle Bugie.
Questo è considerato il simbolo della città: costruito nel 1859 prima in legno e poi in ghisa, diventando così il primo in Romania realizzato con questo materiale, deve il suo nome a leggende e misteri. C’è chi raccomanda di non dire bugie perché il ponte le percepisce e scricchiola e chi invece racconta di mercanti bugiardi e streghe gettati qui in seguito a menzogne e false predizioni.
Oggi è uno spot fotografico molto particolare sia perché finemente decorato con fiori e lampioni a gas in ferro battuto che perché circondato da alcune case con gli iconici occhi sui tetti.
I tetti con gli occhi
Se i ponti hanno le orecchie, i tetti invece hanno gli occhi. Tra le particolarità di Sibiu ci sono le case con delle feritoie simili a occhi socchiusi, costruite in passato per mantenere al fresco le merci conservate in soffitta (ricordi cosa ho raccontato all’inizio, di Sibiu come centro importante per il commercio?) senza far entrare troppa luce.
Una funzionalità che ben presto assunse un ruolo sempre più simbolico, soprattutto durante il periodo buio del comunismo quando gli occhi divennero espressione del sentimento provato dai cittadini: costantemente osservati, spiati e tenuti sotto controllo.
Per trovare le case più particolari non limitarti alla Città Alta aka il centro storico, ma spingiti oltre e perditi tra le vie della Città Bassa, dove un tempo viveva la gente comune, i mercanti, gli artigiani e i contadini.
Cattedrale luterana di Santa Maria
Da scoprire è anche la cattedrale luterana di Santa Maria, l’edificio gotico più famoso di Sibiu con un campanile alto ben 70 metri. Questo è stato luogo di sepoltura delle principali personalità cittadine fino alla fine del Settecento, seppur sia stato fatto uno strappo alla regola per il governatore del Principato di Transilvania Samuel von Brukenthal, morto agli inizi dell’Ottocento.
Un dettaglio da notare sono le quattro torrette posizionate sulla cima del duomo, le quali indicavano agli stranieri l’esistenza della pena di morte in città.
Gita di un giorno al Castello dei Corvino
Chiunque stia organizzando un viaggio in Transilvania sa che i castelli sono tra le migliori cose da vedere, dove fantasia e realtà si incontrano creando luoghi imperdibili.
Molto distante dalla capitale, solitamente il Castello dei Corvino non compare negli itinerari classici pianificati attorno alla città di Bucarest, che includono quasi sempre il castello di Bran e quello di Peles. Tuttavia, se visiti Sibiu, il mio consiglio è di non lasciartelo scappare.
Situato a un’ora e mezza di auto dalla città con gli occhi, il Castello dei Corvino rappresenta il castello delle fiabe perfetto, con il suo ponte di legno, un fossato, le guglie gotiche e le alte torri con i tetti a punta.
Costruito a metà del XV secolo per volere di Iancu Hunyadi, governatore del Regno d’Ungheria, e reso ancora più bello sotto la dinastia dei Corvino, si dice abbia ospitato come prigioniero Vlad l’Impalatore, il principe di Valacchia.
I DETTAGLI IN BREVE
Dove | Hunedoara
Costo del biglietto | 45 lei, 9€
Tour | Incluso il trasporto da Sibiu
Approfondimenti | I castelli più belli della Transilvania
Dove mangiare a Sibiu
La cucina a Sibiu, come nel resto della Transilvania e della Romania, è soprattutto a base di carne e ingredienti “poveri”.
Sibiu è stata una delle prime tappe del mio road trip ed è qui che ho cominciato a scoprire le specialità tipiche del territorio come la mămăligă (polenta solitamente servita con crema di formaggio o panna acida) o la ciorba de fasole cu afumatura (minestra di fagioli e carne di maiale affumicata).
In questo articolo dedicato alle cose da sapere prima di partire in Transilvania trovi un intero paragrafo su cosa mangiare e quali sono i piatti tipici.
A Sibiu sono presenti diversi ristoranti, dai più tradizionali a quelli più innovativi. L’indirizzo che ti consiglio, dove ho mangiato personalmente, è questo:
Kulinarium
Probabilmente il mio ristorante preferito perché in grado di raccontare la cucina tipica con un tocco di originalità. Qui ho provato la polenta con formaggio di pecora, panna acida e uova di quaglia e il classico goulash con patate.
Nel menù sono presenti anche diversi piatti vegetariani.
L’atmosfera è informale e puoi sederti a uno dei tavoli esterni.
Il periodo migliore per andare in Transilvania e a Sibiu
I mesi migliori per visitare la Transilvania e Sibiu vanno da giugno a ottobre, con quelli estivi considerati di alta stagione, dove grazie al bel tempo potrai visitare con piacere non solo le città e i villaggi, ma anche percorrere i trekking e le strade panoramiche, altrimenti inaccessibili.
Se non sei particolarmente interessato ai trekking o alle strade panoramiche, puoi valutare di visitare la Romania e Sibiu nel mese di dicembre, quando vengono organizzati i famosi mercatini di Natale.
Come arrivare a Sibiu dall’Italia
Il modo migliore per arrivare a Sibiu dall’Italia è atterrare all’aeroporto di Bucarest e noleggiare un’auto. Da Bucarest a Sibiu sono 4 ore (280 km), per alleggerirti la guida puoi valutare un itinerario a tappe passando per Brașov, più o meno a metà strada fra Bucarest e Sibiu.
Se non vuoi passare dalla capitale, la scelta ideale è volare direttamente all’aeroporto di Sibiu. Non ci sono voli diretti dall’Italia, questi faranno sempre scalo o in Austria (Vienna) o in Germania (Monaco di Baviera).
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