- Dicembre 18, 2023
Stai organizzando un viaggio in Messico e sei alla ricerca di informazioni su come visitare Chichen Itza, una delle nuove 7 Meraviglie del Mondo e Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO dal 1988?
In questo articolo troverai tutto il necessario per pianificare al meglio la tua visita, da come arrivare a Chichen Itza da altri luoghi d’interesse come Cancun e Playa del Carmen a cosa vedere. Non mancano curiosità e cenni storici per aiutarti a comprendere la grandezza e l’importanza di questo sito archeologico.
Un tempo considerata la città più importante nella penisola dello Yucatan, oggi Chichen Itza racconta i suoi 1000 anni di storia attraverso le sue rovine, grazie alle quali è possibile apprendere anche la visione del mondo e dell’universo dei popoli che l’abitarono, i Maya e Toltechi.
Per tutti i viaggiatori e le viaggiatrici che desiderano conoscere l’anima storica del Messico, una visita a Chichen Itza è un must-do.
In questa guida troverai
*Questo articolo contiene link affiliati. Prenotando un tour da questo link potrei ottenere una piccola commissione senza costi extra per te. Questo mi permette di continuare a fornire guide di viaggio di qualità e gratuite.
Mi chiamo Elena e sono una travel blogger e copywriter: se ti piace il mio blog non perdiamoci di vista!
Come visitare Chichen Itza: tutto quello che devi sapere
Come arrivare a Chichen Itza
Per risparmiare sia tempo che denaro, il mio consiglio è quello di arrivare a Chichen Itza da Valladolid, distante 48 minuti dal sito archeologico. Puoi soggiornare in questa meravigliosa città tipicamente coloniale un paio di giorni, organizzando un viaggio in giornata per visitare le rovine.
Per scoprire cosa fare a Valladolid, non dimenticare di dare un’occhiata al mio articolo!
Puoi raggiungere Chichen Itza con un taxi (costoso), con i bus della linea ADO (intorno ai 7€ solo andata) oppure scegliere i classici bus locali chiamati colectivo, la soluzione che ho utilizzato personalmente.
Puoi acquistare il biglietto direttamente alla fermata del bus con due opzioni: una solo a/r e l’altra a/r + entrata al cenote Ik Kil, situato a 10 minuti dal parco archeologico, per 15€. Secondo me la scelta più conveniente!
Se non hai il tempo di visitare Valladolid e vuoi arrivare a Chichen Itza da altre località senza prenotare un tour organizzato, di seguito trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Come arrivare a Chichen Itza da Cancun
Se non vuoi noleggiare un’auto, la soluzione ideale è acquistare un biglietto del bus della linea ADO con partenza giornaliera dalle 08:45 al costo di 800 pesos a/r (intorno ai 40€). Il viaggio dura più o meno 3 ore.
Puoi acquistare i biglietti comodamente online o direttamente alla biglietteria della stazione.
Come arrivare a Chichen Itza da Playa del Carmen
Anche in questo caso, puoi arrivare a Chichen Itza con i bus della linea ADO in 3 ore di viaggio. Il primo bus parte alle 08:17 e il costo a/r è di 984 pesos, 52€.
Come arrivare a Chichen Itza da Tulum
Se la tua base è Tulum, i bus della linea ADO partono alle 9:37 e impiegano intorno alle 2 ore per arrivare al sito archeologico. Il prezzo del biglietto a/r è di 619 pesos, 33€.
Come arrivare a Chichen Itza da Merida
Infine, se stai soggiornando a Merida, il primo bus parte alle 07:15 e il costo del biglietto a/r è di 444 pesos, intorno ai 23€. La durata del viaggio è di 2 ore.
Quanto costa entrare a Chichen Itza: biglietti, orari e tour
Dal lunedì al giovedì, l’entrata al sito archeologico di Chichen Itza è un po’ costosa: 614 pesos, l’equivalente di 32,68€ (aggiornato dicembre 2023). Alla biglietteria dovrai pagare sia il biglietto d’ingresso (524 pesos) che una tassa per turisti stranieri (90 pesos).
Il venerdì e il sabato il biglietto costa ancora di più: 708 pesos, 37€; la domenica, invece, costa 450 pesos, 23.97€. Tieni a mente che la domenica l’entrata è gratuita per i messicani, quindi il sito potrebbe essere più affollato del solito.
Dal lunedì alla domenica gli orari non cambiano: Chichen Itza apre alle 8:00 e chiude alle 17:00, con l’ultima entrata alle 16:00.
Tour | Se vuoi immergerti nella storia di Chichen Itza e della cultura Maya senza spendere una fortuna, ti consiglio di prenotare questo tour guidato a piedi.
Qual è il periodo migliore per visitare Chichen Itza
Il periodo migliore per visitare Chichen Itza va da novembre ad aprile, ossia al termine della stagione delle piogge e soprattutto degli uragani (quest’ultimi possono verificarsi in particolare tra agosto e ottobre).
Lo anticipo subito: battere la folla è quasi impossibile! Noi siamo arrivati di lunedì all’orario d’apertura come tante altre persone. Se decidi di assumere una guida autorizzata all’entrata hai la possibilità di saltare la fila e accedere direttamente al parco.
Curiosità: visitare Chichen Itza durante gli equinozi
Se vuoi regalarti un’esperienza unica, seppur affollata, dovresti visitare Chichen Itza durante gli equinozi. Ti spiego il perché: il tempio di Kukulcan, conosciuto come El Castillo, deve il suo nome a una divinità Maya associata a Quetzalcoatl, uno degli dei più importanti nel pantheon azteco, rappresentato come un serpente piumato.
El Castillo è stato costruito per ottenere un particolare effetto di luci e ombre seguendo una geometria sacra basata sulla posizione delle stelle. In questo modo, ogni equinozio, si svolge questa illusione ottica che mostra Kukulcan discendere le scale per fertilizzare la terra. Della durata di 45 minuti, può essere vissuto il 21 marzo o il 22 settembre.
Quanto ci vuole per visitare Chichen Itza
Questo dipende da te: se visiti il sito archeologico in autonomia avrai bisogno di 3 ore, se decidi di affidarti a una guida in un gruppo numeroso potrebbe volerci più tempo.
Se vuoi immergerti nella storia di Chichen Itza e della cultura Maya senza lo stress di trovare una guida all’entrata (solitamente i gruppi sono molto affollati) puoi dare un’occhiata a questo tour guidato a piedi, economico e ben organizzato.
Un consiglio? Porta con te acqua e snack, perché all’interno del parco archeologico costano il doppio (una bottiglietta d’acqua l’abbiamo pagata 4€). Metti nello zaino anche un cappello e la crema solare: saranno i tuoi alleati fedeli durante la visita.
Ora che possiedi tutte le informazioni necessarie su come visitare Chichen Itza, siamo pronti per immergerci nella sua storia e nelle cose da vedere all’interno del sito archeologico.
Cosa è Chichen Itza: storia e dove si trova
Situata nella zona settentrionale dello Yucatan, Chichen Itza ha una lunga e importante storia alle spalle. Secondo alcuni manoscritti fu costruita tra il 415 e il 455 d.C. appositamente vicino alle fonti d’acqua chiamate ‘cenotes’.
Da qui proviene il suo nome, che può essere tradotto come “Alla bocca del pozzo degli Itza”, il gruppo etnico che abitava la penisola.
Cosa sono i cenotes?
I cenotes sono piscine o pozzi naturali considerati sacri per due motivi: da una parte perché rappresentavano una fonte d’acqua primaria, dall’altra per ragioni rituali. Per i Maya rappresentavano porte di accesso al mondo spirituale, luoghi attraverso i quali comunicare con gli dei mediante sacrifici umani od offrendo gioielli, oggetti e tessuti preziosi.
Alla fine dell’articolo ti parlo di un cenote in particolare visitabile da Chichen Itza!
Dopo un periodo di ascesa, durante il quale la città divenne uno dei centri commerciali più importanti del mondo Maya, nel 987 d.C. fu conquistata dal popolo dei Toltechi. Le architetture che visiterai a Chichen Itza, infatti, sono un mix tra le tecniche Maya e quelle conosciute dai popoli conquistatori provenienti dalla zona centrale del Messico.
La fine di Chichen Itza coincide con l’abbandono della zona da parte dei suoi abitanti: le ragioni sono ancora ignote, si ipotizza per questioni climatiche o per non subire le violenze da parte di ulteriori occupanti.
Vuoi saperne di più sul popolo Maya? Ti consiglio di leggere questo articolo pubblicato dal National Geographic.
Cosa vedere a Chichen Itza
I Maya conquistano la curiosità di tante persone per l’alone di mistero e spiritualità che li circonda. Seppur sia soprattutto la piramide di Kukulkan (El Castillo) a comparire sulla loro bucket list, è il sito archeologico nel suo complesso a superare ogni aspettativa. Scopriamolo nel dettaglio!
La piramide di Kukulkan (El Castillo)
A catturare fin da subito la tua attenzione sarà la piramide di Kukulkan, conosciuta come El Castillo, l’edificio che più di tutti gli altri rivela la conoscenza astronomica dei Maya e la successiva influenza dei Toltechi. Ogni facciata del tempio conta 91 scalini, per un totale di 365 aggiungendo l’ultimo gradino, uno per ogni giorno dell’anno.
Le terrazze della piramide rappresentano i 18-20 giorni del mese e durante gli equinozi, quando il sole la illumina, produce quel particolare effetto che ti ho raccontato nel paragrafo ‘Qual è il periodo migliore per visitare Chichen Itza’, ricordi? L’ombra che crea l’illusione di un serpente che discende le scale.
Ricorda che non è più possibile salire sulla piramide!
Il gioco della palla (Juego de la Pelota)
Alla sinistra de El Castillo troverai il campo dove si svolgeva il gioco de La Pelota. Lungo 168 metri e largo 70, il campo era formato da due muri alti e paralleli. In ognuno veniva creato un anello in pietra attraverso il quale i giocatori dovevano far passare la palla (realizzata in lattice e pesante dai 3 ai 5 chili!) utilizzando solo fianchi, gomiti e ginocchia.
Lo scopo del gioco non era ludico: secondo gli archeologi e gli studiosi, il capitano della squadra vincitrice veniva decapitato e offerto in sacrificio agli dei durante una cerimonia a base anche di cacao.
Tzompantli
Una volta superato il campo da gioco noterai un muro decorato con tutta una serie di teschi: benvenuto a Tzompantli, il ‘Muro dei Teschi’. Questa è la struttura che più di altre testimonia la passione dei Maya per il sacrificio umano.
I soggetti principali sono i teschi, seguiti da una scena con un sacrificio umano, da aquile che mangiano cuori umani e scheletri di guerrieri con frecce e scudi.
La piattaforma di Venere
Proseguendo in direzione de El Castillo troverai la piattaforma di Venere, raffigurata con artigli di giaguaro che emergono dalle fauci di un serpente piumato. Questa piattaforma veniva impiegata soprattutto per riti, cerimonie o balli.
Il Tempio dei Guerrieri
Tra le rovine più imponenti e importanti del sito archeologico c’è il Tempio dei Guerrieri, quest’ultimi raffigurati nel rilievo centrale insieme ad aquile e giaguari impegnati nel divorare cuori umani.
Il Gruppo delle Mille Colonne e il Mercato
Vicino al tempio sono presenti centinaia di colonne che formano quello che un tempo veniva usato come spazio dedicato alle riunioni da una parte e al commercio dall’altro.
Cenote Xtoloc
Come anticipato all’inizio, Chichen Itza fu costruita vicino a un cenote, ritenuto fondamentale soprattutto per motivi sacri e religiosi. Non è visibile a 360 gradi, ma è possibile affacciarsi da un punto panoramico situato vicino al Tempio dei Guerrieri.
El Caracol (Osservatorio)
Dal cenote si arriva alle rovine de El Caracol, ossia la chiocciola, chiamato così per la scala di pietra a spirale presente al suo interno. Questo edificio fu costruito a scopi astronomici: le porte sono allineate con la posizione del sole all’equinozio di primavera, con i punti delle massime declinazioni a nord e sud della luna.
Grazie alle ombre proiettate al suo interno dal sole, i Maya riuscivano a determinare il momento dei solstizi.
L’ossario
A destra de El Caracol vedrai l’Ossario, un El Castillo in miniatura dotato di quattro lati e teste di serpente scolpite alla base. Costruito sopra una caverna, accessibile dal tempio situato nella parte superiore, racchiude sette tombe contenenti offerte come giada, conchiglie e rame.
La casa dei cervi
Non resta molto di questo edificio, chiamato così in seguito al ritrovamento di un dipinto raffigurante un cervo su una delle pareti posteriori, oggi non visibile.
Casa de las Monjas, la Iglesia e Akab-Dzib
Nell’ultima parte, vicino all’Osservatorio, troverai un complesso dove è presente la Casa de las Monjas (Casa delle Monache), chiamato così dagli esploratori i quali credevano che l’edificio sarebbe servito da chiostro per la formazione delle sacerdotesse, e la Iglesia, con la sua facciata riccamente decorata.
Infine l’Akab-Dzib, ‘struttura oscura’ in lingua Maya, dove sul suo architrave è raffigurato un sacerdote con un vaso che reca incisi alcuni geroglifici non ancora decifrati.
Spettacolo notturno a Chichen Itza: le notti di Kukulkan
Sai che dal venerdì alla domenica puoi goderti Chichen Itza tra i colori e i suoni di uno spettacolo notturno? La piramide de El Castillo sarà un tripudio di luci e musiche per 30 minuti con spiegazione in spagnolo delle teorie e della storia Maya.
Venerdì e sabato il costo del biglietto è di 708 pesos (37€), mentre la domenica costa 450 pesos (23€); può essere acquistato tutti i giorni presso la biglietteria principale.
Visita al cenote Ik Kil
Se sei curioso di nuotare in un cenote, la visita a Chichen Itza ti offre l’opportunità perfetta! Situato a soli 3 km dal sito archeologico, il cenote Ik Kil, in lingua Maya ‘Il Luogo dei Venti’, assomiglia alla Pandora di Avatar perché circondato da un paesaggio naturale unico composto da liane e alberi esotici.
Se arrivi da Valladolid con il colectivo che ti ho consigliato, l’ingresso al cenote è incluso nel biglietto che hai acquistato e per il quale riceverai un apposito bracciale di carta da indossare all’entrata; in alternativa il costo è di 180 pesos (9€).
Per accedere al cenote vero e proprio dovrai lasciare le tue cose dentro un armadietto chiuso a chiave, cambiarti negli spogliatoi e indossare un salvagente, che ti verrà fornito in un’area adiacente agli armadietti.