Il road trip in Norvegia era nella mia lista di viaggi da anni! Dopo aver acquistato un Fiat Ducato e averlo camperizzato, il desiderio di scoprire il nord Europa si è fatto sempre più forte.
Se anche tu vuoi immergerti totalmente nella natura e guidare su strade spettacolari, la Norvegia è la meta perfetta. Cascate imponenti, chiese vichinghe e trekking con paesaggi mozzafiato: questo itinerario di 15 giorni è davvero ricco di esperienze, che hanno reso il mio on the road indimenticabile, anche se non sempre facilissimo.
La Norvegia è un paese immensamente grande, le distanze per viaggiare dalle regioni meridionali a quelle più settentrionali richiedono tempo. Non a caso è il paese più lungo d’Europa!
Seppur convivere con i cambiamenti meteorologici costanti non sia stato facile (il mio animo è pur sempre sardo!), viaggiare con il proprio van o camper in Norvegia è un’esperienza serena perché l’accoglienza e l’organizzazione nei confronti di chi viaggia su strada è perfetta.
In questo post ti propongo delle idee per un itinerario che può essere vissuto in 15 giorni; il mio è durato 3 settimane perché amo viaggiare con calma ed essendo nomade digitale ho bisogno di fare soste più lunghe per lavorare.
Qui troverai tante informazioni, consigli utili per risparmiare sui traghetti (vai alla fine dell’articolo per saperne di più), curiosità e idee per cominciare a pianificare il tuo road trip in Norvegia.
In questa guida troverai
Ciao! Sono Elena e sono una travel blogger, travel copywriter e nomade digitale.
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Strada panoramica Flekkefjord-Egersund
Dopo due ore di traghetto con partenza dal porto di Hirtshals, in Danimarca, siamo sbarcati in quello di Kristiansand e da qui è cominciato il nostro road trip in Norvegia. Siamo arrivati di sera, ma questo non è stato un problema perché la particolarità di viaggiare d’estate è che il sole di mezzanotte permette di guidare a qualsiasi ora considerando che il tramonto avviene solamente dopo le 23!
Abbiamo così deciso di lasciare l’autostrada E39 per cominciare a scoprire fin da subito la costa meridionale lungo la Rv44 e la Norwegian Scenic Route Jæren, una delle numerose strade panoramiche nazionali.
Quello che si è aperto davanti a noi è uno scenario composto non solo da alcune spiagge dov’è possibile surfare, ma anche da colline coperte di massi, laghi e pareti rocciose.
Le case Helleren
Lungo la strada panoramica Flekkefjord-Egersund abbiamo fatto tappa in un luogo particolarmente suggestivo, le due case conosciute come Helleren, vicino a Jøssingfjord. Situate più o meno a metà strada fra Egersund e Flekkefjord, lungo la North Sea Route, le due case costruite letteralmente sotto la montagna risalgono al 1800 e nel tempo hanno fatto da rifugio per chiunque cercasse riparo giunto in quelle zone.
Possono essere visitate gratuitamente a qualsiasi ora perché sempre aperte, mentre è possibile entrare esclusivamente in una delle due e poche persone alla volta per preservarne il valore storico.
Consigli VanLife: hai bisogno di un bagno, di una doccia e di una lavatrice? Trovi tutto questo GRATIS nella cittadina di Egersund, dove di fronte al porto puoi usufruire di questi servizi o dormire nell’area camper a pagamento.
Trekking a Preikestolen
Quella successiva è una delle tappe più attese di qualsiasi itinerario on the road in Norvegia. Abbiamo sfruttato i giorni di pioggia per guidare più del solito e raggiungere una delle escursioni più iconiche: Preikestolen.
Essendo, appunto, una tappa molto conosciuta e di conseguenza particolarmente affollata già alle 9 del mattino, consiglio di dormire con il van in una delle aree camper nelle vicinanze e alzarsi presto per cominciare l’escursione, della durata totale di più o meno 4 ore (andata e ritorno).
Ci siamo alzati alle 6.30 e ci siamo goduti la vetta quasi vuota, solo pochi escursionisti presenti e la vista su Lysefjord tutta per noi. La sensazione di stare così in alto, su una roccia a 604 metri a picco sul fiordo, è indescrivibile e incute un po’ di timore per chi è sensibile all’altezza. Pensa che questa roccia si è formata durante l’era glaciale, circa 10.000 anni fa, quando il bordo del ghiacciaio raggiunse una scogliera!
Una volta tornati al rifugio/parcheggio regalati una nuotata nel lago lì vicino, dov’è presente anche un particolarissimo campeggio e le incredibili barche-sauna.
Cose da sapere sul trekking a Preikestolen
Area camper dove dormire: rimessa barche in Jøssangvegen 1890 – Jørpeland | 150NOK/15€ – Se il proprietario non è presente basta lasciare i soldi in un’apposita cassetta, anche in euro.
Parcheggio ufficiale: rifugio Preikestolen fjellstue 25€.
Distanza trekking : 8 kilometri totali
Tempo a/r: 4 ore
Dislivello: circa 500 metri, con alcuni tratti ripidi.
Difficoltà: media (il terreno è abbastanza accidentato).
Periodo ideale: consigliato da maggio a ottobre e solo in condizioni meteorologiche positive (in caso contrario è consigliata attrezzatura adeguata e la presenza di una guida).
Cascate Vøringsfossen e Låtefossen
I giorni successivi, il nostro road trip in Norvegia ci ha condotti verso la zona centrale, direzione valle dell’Odda, meglio conosciuta come la valle delle cascate. Il nome non è casuale, in quest’area si viene sorpresi da cascate a ogni curva e l’istinto di fermarsi per fare foto è continuo!
Abbiamo resistito per goderci due cascate in particolare: la prima è Låtefossen, maestosa nella sua caduta di 165 metri. Facilmente accessibile perché situata proprio sulla strada 13 fra Odda e Rødal, basta parcheggiare il van e la cascata è lì ad aspettarti!
La seconda è la mia preferita, perché capace di trasportarti nel mondo di Jurassic Park. Vøringsfossen è una delle cascate più grandi della Norvegia, il suo imponente getto d’acqua scende dall’altopiano Hardangervidda fino alla stretta e ripida valle di Måbødalen. Può essere ammirata in due modi: o percorrendo il sentiero dentro il canyon partendo da Fossatromma, della durata totale di 2-3 ore, o dal punto panoramico presso Fossli Hotel.
Causa maltempo ci siamo fermati nella terrazza panoramica, strutturata in un percorso con ringhiere e ponti sospesi che permettono di ammirare la cascata da vari punti di vista.
Bergen
La natura è l’attrazione principale del nostro itinerario di 15 giorni in Norvegia, ma le poche tappe nelle città ci hanno aiutato a conoscere il paese anche da un’altra prospettiva. È così che siamo arrivati a Bergen, con temperature salite a picco fino ai 30° (ahimé questo sarà l’unico giorno, in 3 settimane, con temperature di questo tipo!).
Dove parcheggiare a Bergen: puoi parcheggiare il van, l’auto o il camper nell’area portuale per un massimo di 5 ore al costo di 180 NOK da pagare alla macchinetta con carta o con l’apposita app Easy Park.
Dal parcheggio è possibile raggiungere a piedi Bryggen, lo storico distretto del porto e Patrimonio dell’Umanità UNESCO. È qui che sono presenti le iconiche case in legno dai tetti spioventi dipinte nelle tonalità di rosso, ambra e ocra e il famoso mercato del pesce, dove è possibile assaggiare alcune specialità tipiche di mare come l’hamburger di salmone o il panino al granchio.
Sono molte le cose da fare a Bergen e 5 ore non sono tante per chi desidera fare escursioni o entrare nelle gallerie d’arte. Per chi, come noi, preferisce semplicemente perdersi fra le sue strade senza una meta precisa, invece, sono perfette.
Stavkirke di Borgund
Metto subito le mani avanti e ammetto di essere una grande fan della serie Vikings e di tutto quello che è collegato ai vichinghi, ma soprattutto sognavo di vedere questa stavkirke da anni.
Lasciamo la città per fare un tuffo nel passato e ammirare una delle chiese in legno più belle e suggestive mai viste: la Stavkirke di Borgund. Se hai visto la serie e se come me ami quelle atmosfere, non puoi perderla.
Con il suo colore nero, decorata con intagli raffiguranti draghi e croci cristiane, Borgund ti conquista al primo sguardo. Seppur lo stile possa ricordare una costruzione pagana, fu in realtà costruita nel 1180 consacrandola all’apostolo Andrea ed è conservata pressoché come l’originale medievale.
Il costo per entrare è di 10€: il biglietto comprende l’entrata nel giardino e negli interni della chiesa, oltre che il museo allestito nella biglietteria.
Geiranger Fjord
Seppur il meteo non fosse dalla nostra parte, abbiamo proseguito il nostro road trip in Norvegia verso un’altra delle tappe imperdibili, il re dei fiordi norvegesi: Geiranger.
Raggiungerlo è di per sé un’esperienza speciale perché per arrivarci si torna indietro per un attimo alla stagione invernale, in scenari ancora ricoperti di bianco, per poi tornare a quella estiva e finire catapultati in una location da favola dove regnano il verde delle montagne e il blu intenso del fiordo.
Ci sono due punti panoramici che consiglio di non perdere: il primo è Flydalsjuvet, il secondo segue i tornanti della Ørnevegen (Strada dell’Aquila), facenti parte della strada turistica nazionale fra Trollstigen e Geiranger.
Se non sei interessato/a al campeggio e ai negozi turistici ti sconsiglio di scendere verso il fiordo: la strada è molto stretta e può essere abbastanza affollato tra auto alla ricerca di un parcheggio, bus turistici e persone a piedi.
Atlantic Road
I norvegesi brillano particolarmente con le infrastrutture e l’Atlantic Road ne è un esempio perfetto.
Tutti abbiamo visto in foto gli isolotti delle Lofoten e chiunque ha sognato di arrivare fin lassù. Se come noi, però, non vuoi arrivare così a nord puoi avere un assaggio di questa tipologia di paesaggio percorrendo la Strada Atlantica che unisce Vevang a Karvag.
Come Jæren, anche questa fa parte dell’insieme di strade panoramiche della Norwegian Scenic Route ed è considerata una delle più belle al mondo. La sua unicità risiede nell’architettura stessa della strada, pensata per collegare i vari isolotti in modo scenico con tanto di discesa che, vista da una particolare prospettiva, sembra far cadere le auto da un precipizio.
La strada si percorre gratuitamente e parcheggiando il van nelle diverse aree di sosta è possibile godere di alcuni punti panoramici.
Parco Nazionale di Dovrefjell
Le tappe successive del nostro road trip in Norvegia fanno parte del percorso di ritorno verso il calore del sud. Abbiamo nuotato in fiordi freddi e meravigliosi, ammirato cascate imponenti e percorso trekking indimenticabili, eppure sentivamo la mancanza di qualcosa. Quel qualcosa era il contatto con gli animali, il poter vedere, anche da lontano, una delle affascinanti specie che abitano la Norvegia.
Ci siamo quindi diretti verso le aspre montagne del Parco Nazionale di Dovrefjell, habitat naturale del bue muschiato. L’area è molto vasta ed è possibile visitarla facendo escursioni di ogni tipo, sia a piedi che in bicicletta. Noi abbiamo lasciato il van nel parcheggio gratuito del punto panoramico Snøhetta, facilmente raggiungibile a piedi da chiunque a qualsiasi età.
Arrivati in cima abbiamo trovato il punto di osservazione, costruito dal rinomato studio di architettura Snøhetta in stile moderno, ma pensato per inserirsi armoniosamente nel paesaggio circostante. Qui si viene accolti da una stufa a sospensione, da arredi in legno e da una guida che, attraverso un monitor, mostrerà l’eventuale presenza del bue muschiato.
Una volta avvistati siamo usciti all’aperto per ammirarli in tutta la loro bellezza.
Se inserisci Dovrefjell nel tuo itinerario, non dimenticare di portare con te un binocolo!
Parco Nazionale di Rondane
Prima di dirigerci verso la tappa finale del nostro road trip in Norvegia, la capitale Oslo, scegliamo di fare un piccolo trekking nel Parco Nazionale di Rondane. Qui, per secoli, i fiumi hanno scavato la propria via attraverso il paesaggio creando meravigliose cascate come Brudesløret.
Per arrivarci si può lasciare il van al parcheggio del Misusaeter Service Center: pagando 100NOK al bar lì vicino è possibile pernottare anche la notte; la sosta diurna invece costa 50NOK e sono presenti servizi igienici e cassonetti della spazzatura per la differenziata.
Oslo
La tappa finale del nostro road trip in Norvegia è Oslo. Vale la pena visitarla? Dipende dal tempo: noi siamo stati colpiti da un temporale in pieno stile norvegese e solo nel pomeriggio siamo riusciti a farci una passeggiata tra le sue strade. Cosa mi ha colpito di più? Le saune barca e l’architettura inclusiva.
Informazioni utili per un road trip in Norvegia
Qui trovi alcune informazioni che ti aiuteranno a pianificare il tuo itinerario di 15 giorni in Norvegia e alcuni consigli per godertelo al meglio senza spendere una fortuna.
Guidare in Norvegia
Il sistema stradale norvegese è eccellente e ben organizzato.
Il pagamento per i pedaggi (non è presente dovunque) è automatizzato: ciò significa che, a differenza per esempio dell’Italia, non ci sono caselli dove poter pagare con carte di credito o contanti. Le strade a pagamento sono gestite da una telecamera che, fotografando la targa dell’auto, registra il passaggio.
Prima di partire puoi procedere in tre modi:
- stipulare un contratto con uno degli operatori di pedaggio norvegesi tramite AutoPASS;
- registrare l’auto sul sito https://www.epcplc.com/it/register;
- evitare la registrazione: in questo caso riceverai a casa le ricevute da pagare tramite bonifico oppure online (le ricevute possono impiegare anche alcuni mesi per arrivare).
Noi abbiamo scelto la prima opzione, stipulando un contratto con l’operatore Flyt: dopo aver registrato il van abbiamo atteso dalle 3 alle 4 settimane prima di ricevere un dispositivo da applicare sul parabrezza.
Grazie a questo contratto abbiamo tenuto facilmente sotto controllo i pedaggi accedendo al nostro account personale e pagandoli tramite bonifico bancario. Il contratto comporta il costo di un deposito pari a 200NOK (circa 20€), che verrà restituito nella sua interezza una volta terminato il viaggio e reciso il contratto stesso.
AutoPass rappresenta una scelta molto comoda perché può essere utilizzato anche per pagare i pedaggi dei ponti in Danimarca e in Svezia, compreso il ponte Oresund che collega Copenaghen con Malmo.
Pagamento dei traghetti in Norvegia
Dove la terra finisce c’è sempre un traghetto ad aspettarti!
Non c’è bisogno di prenotare il biglietto in anticipo, basta controllare gli orari sul sito o semplicemente presentarsi all’imbarco: le corse sono molte e, in base alla durata, variano da ogni 10 minuti a ogni mezz’ora. Durante le traversate più brevi, inoltre, non è necessario scendere dall’auto.
Per usufruire degli sconti sui traghetti del 40-50% abbiamo stipulato un contratto con AutoPASS Ferje. Quello che offre è una card prepagata, con un tot. di soldi al suo interno, grazie alla quale potrai pagare i traghetti direttamente senza aspettare le ricevute.
Come funziona?
Una volta registrata l’auto dovrai inserire un tot. di 300 NOK, che ti verranno scalati ogni qualvolta prenderai un traghetto. Terminato il road trip in Norvegia, i soldi che non hai utilizzato ti verranno restituiti tramite bonifico bancario.
Dormire con il camper in Norvegia
La parte più bella del road trip in Norvegia con il camper è che puoi dormire dovunque! Questo ti permette di risparmiare tantissimo sul costo di alberghi e campeggi perché la sosta è quasi sempre libera (in caso contrario troverai appositi cartelli).
Per questo motivo è bene rispettare sia il luogo dove si decide di sostare (portare con sé la spazzatura se assenti i cestini) che chi vive nei dintorni se lo spot è situato nelle vicinanze di luoghi abitati.
La bellezza della Norvegia è che puoi liberare il tuo lato wild e fare la doccia nelle cascate o nei fiumi: in questi casi è importante avere con sé prodotti sostenibili che non rischiano di rilasciare microplastiche e la cui composizione è a base di ingredienti 100% naturali.
Aree di sosta per l’acqua e bagni
La Norvegia è uno di quei paesi che coccola chi viaggia con il van e il camper. Le aree di sosta dove ricaricare/scaricare l’acqua sono numerose, e in molte è presente l’apposito rubinetto per l’acqua potabile. Quasi sempre è presente anche un bagno, al 95% pulito e dotato di riscaldamento nelle aree più fredde, come quelle di montagna.
Quando andare in Norvegia
La Norvegia può essere davvero fredda e piovosa: qualsiasi road trip avrà il rischio di incorrere nel brutto tempo. Il nostro itinerario si è svolto tra la fine di giugno e luglio e su 3 settimane solo 1 ci ha regalato un po’ di sole.
Il periodo perfetto per avere maggiori probabilità di trovare bel tempo va da maggio a settembre. Per evitare alti picchi turistici consiglio giugno o inizio di luglio.