Il riflesso delle antiche statue di Buddha sull’acqua, il profumo di incenso offerto durante l’intimo momento della preghiera, la luce del tramonto sulle pagode. Le città antiche di Sukhothai e Ayutthaya mostrano le rovine di quelli che son stati due dei più importanti regni della Thailandia, da scoprire con calma in sella a una bicicletta.
Hai il tempo di visitarne solo uno? Leggi questa piccola guida su Ayutthaya e Sukhothai per scoprire quale parco storico scegliere!
In questa guida troverai
Sukhothai Historical Park e l’Alba della Felicità
L’antica città di Sukhothai, in senso letterale ‘Alba della Felicità’, situata nel nord della Thailandia, fu residenza dei re e primo impero del Siam. Ma, come tutti i periodi felici, anche quello di Sukhothai giunse alla fine. Nel 1378 fu conquistato da Boromaraja I, re del nuovo regno di Ayutthaya, che nel 1438 ne decretò l’annessione ufficiale.
Quello che un tempo fu un regno splendente, con immense statue di Buddha a vegliare sui suoi abitanti, oggi è un insieme di rovine dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, da esplorare preferibilmente in sella a una bicicletta.
Inizialmente, come tanti altri viaggiatori e altre viaggiatrici, eravamo indecisi su quale parco storico scegliere: Sukhothai o Ayutthaya? Decisi nel voler raggiungere la provincia di Chiang Mai, abbiamo optato per Sukhothai perché, anche se non proprio sulla strada, ci permetteva comunque di spezzare il lungo viaggio verso il nord.
Successivamente, ritrovandoci a Bangkok, non abbiamo resistito e siamo saliti su un treno alla scoperta di Ayutthaya. Se è questo il parco che ti interessa, salta i paragrafi e vai alla fine del post per scoprirlo!
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Cosa sapere: storia dell’antico regno di Sukhothai
Scegliere quale parco storico visitare tra Ayutthaya e Sukhothai non è semplice, entrambi offrono un’esperienza speciale. La loro storia è indissolubilmente legata perché il tramonto di uno ha significato l’alba dell’altro.
Secondo la leggenda, Sukhothai fu fondata nel 500 d.C. dal Figlio del Lampo, nato dalla relazione tra un uomo e la mitica principessa Naya. Secondo fonti storiche fu nel 1238 che Khun Bang Klang Thao, capo di una tribù di Thai, ottenendo l’indipendenza dall’impero dei Khmer, fondò a Sukhothai il primo impero del Siam.
Sotto il nome di Sri Indraditya, il re fece costruire i templi secondo l’antico ordine religioso che prevede di preservare il contatto con Nma, Naga e Meru, ossia l’acqua, il serpente e la montagna sacra. Essendo, inoltre, estremo avamposto dell’Impero Khmer, molte strutture sono architettonicamente simili a quelle già sperimentate ad Angkor Wat.
Le successioni al trono continuarono fino al 1378 quando il regno di Sukhothai fu conquistato da colui che diventerà re del nuovo regno di Ayutthaya.
Quello che oggi resta di questo regno sono suggestive rovine, sviluppate su un parco ben organizzato e facilmente esplorabile su due ruote. Molti templi, monumenti e stupa sono infatti vicini l’uno all’altro, collegati da una stradina percorribile, appunto, in bicicletta. Si può scoprire il parco anche a piedi, ma la brezza di una pedalata tra questi templi è impareggiabile.
Di seguito troverai le bellezze architettoniche da vedere a Sukhothai che consiglio di non perdere durante la tua visita al parco archeologico.
Cosa vedere a Sukhothai
Il Palazzo Reale e il santuario Wat Mahathat
Dopo aver varcato l’entrata principale si arriva facilmente al centro del parco archeologico di Sukhothai dove si trova il Palazzo Reale; recintato da un fosso, si compone di un edificio religioso e dalla residenza del re.
A ovest si può ammirare il Wat Mahathat, il più grande tempio di Sukhothai, mentre a nord è collocata la statua bronzea di Re Ramkhamhaeng detto ‘il Grande’.
È l’inizio perfetto per cominciare a immergersi nell’atmosfera di Sukhothai, l’immaginazione qui si perde ed è facile percepire la sua bellezza passata.
Wat Traphang Thong
Collocato su una piccola isola, collegata tramite un ponte, il tempio Wat Traphang Thong risale al 1390 e accoglie le impronte sacre dei piedi del Buddha.
Siamo stati abbastanza fortunati nel visitare Sukhothai durante il festival annuale Loy Krathong. In questo periodo le strade di quest’area, come anche di altre zone del parco, tornano a vivere con stand di street food e con le decorazioni floreali tipiche del festival.
Wat Si Chum
Tra i templi da vedere a Sukhothai non può mancare Wat Si Chum.
Dopo una breve pedalata fuori dai confini del parco si raggiunge uno dei santuari più belli, a mio parere.
In antichità circondato da un fossato, all’interno del santuario di Wat Si Chum poggia un’immensa statua del Buddha, tutt’ora visitata dai fedeli alla quale dedicano fiori e incensi.
Wat Phra Lai Luang
La tappa successiva è Wat Phra Lai Luang, il complesso più antico di Sukhothai. Qui si notano alcuni dettagli appartenenti alla tradizione induista e buddhista, un segno della transizione religiosa che ha contraddistinto il regno di Sukhothai ai suoi inizi.
Le pagode di Wat Si Sawai
Situate a 300 metri a sud-ovest di Wat Mahathat, le tre pagode di Wat Si Sawai sono costruite secondo la classica architettura Khmer e inizialmente furono dedicate al dio induista Shiva. La cacciata dei khmer permise al nascente regno di Sukhothai di dedicare il complesso al culto buddista Hinayana.
Pedalare tra le rovine del Parco di Sukhothai
Come visitare Sukhothai? Affittando una bicicletta! Prima dell’entrata sono presenti alcune attività dov’è possibile noleggiare una bici tutto il giorno per 30 baht.
L’ingresso al parco è gratuito; per accedere ad alcune rovine posizionate al di fuori del confine del parco è necessario pagare 10-15 baht.
Come arrivare a Sukhothai da Bangkok
Situata a 427 km a nord di Bangkok, Sukhothai può essere raggiunta salendo su un bus o su un treno con fermata a Phitsanulok; da qui sarà necessario salire su un bus direzione Sukhothai.
Dalla stazione dei bus di Sukhothai puoi scegliere di salire su un Tuk Tuk o prenotare una corsa privata su Grab (app tipo Uber, utilizzata in quasi tutta la Thailandia).
Se hai poco tempo a disposizione, puoi acquistare un biglietto aereo verso l’aeroporto di Sukhothai.
Ayutthaya Historical Park
Se alla domanda ‘quale parco scegliere tra Sukhothai e Ayutthaya‘ hai risposto il secondo, eccoti alcune informazioni per iniziare a scoprirlo.
Situata a 76 km a nord di Bangkok, meta ideale anche solo per un’escursione in giornata, Ayutthaya è stata per quattro secoli la capitale del Siam dopo la conquista e l’annessione di Sukhothai a opera del re Boromaraja I.
A differenza di Sukhothai, le rovine non sono racchiuse all’interno di un parco ben circoscritto, bensì sono sparse qua e là in tutta la città a dimostrazione dell’ampiezza di questo regno che al tempo contava oltre un milione di abitanti.
Patrimonio UNESCO dal 1991, Ayutthaya conserva templi, monumenti e pagode di rara bellezza, oltre che la famosa testa del Buddha avvolta tra le radici dell’albero di bodhi.
Puoi scoprirle affittando una bicicletta o visitare a piedi le rovine situate intorno al Palazzo Vecchio, ossia nella parte nord del parco. In alternativa c’è sempre un tuk tuk dietro l’angolo pronto a portarti dovunque!
Cosa sapere: storia dell’antica città di Ayutthaya
Fondata da re U-Thong nel 1350, Ayutthaya fu la potente capitale del Siam dal XIV al XVIII secolo. Un regno considerato un importante centro sia per la diplomazia che per il commercio grazie ai numerosi traffici che attraversavano l’India, la Cina e l’Europa. Questi due fattori crearono le basi per lo sviluppo di un regno così prospero da occupare una superficie superiore a quello della Francia e dell’Inghilterra messe insieme.
Nel 1569, i birmani attaccarono e saccheggiarono la città, profanando i luoghi sacri e deportando la maggior parte della popolazione.
‘Nulla fu, nulla sarà: tutto è, tutto ha realtà e presenza’: le rovine visitabili sono custodi di un tempo passato, visitale con calma.
Cosa vedere ad Ayutthaya
Wat Phra Mahathat
Il fascino misterioso di Ayutthaya si rivela fin da subito. Conosciuto soprattutto per la testa del Buddha avvolta tra le radici secolari dell’albero di bodhi, il complesso di templi Wat Mahathat vanta la presenza delle rovine di un grande viharn, circondato da vari chedi e viharn secondari.
Costo d’ingresso: 50 THB.
Curiosità – Ti starai chiedendo: ‘Che cosa è un viharn? E questo chedi?’. L’architettura thai si compone di 4 elementi:
- il wat, o complesso di templi buddhisti;
- il bot, sala riservata ai monaci;
- il viharn o sala di riunione, come il bot, ma aperto anche ai fedeli;
- il chedi o stupa, la caratteristica torre a pagoda.
Wat Ratchaburana e la Grande Torre
Tra le cose da vedere ad Ayutthaya non può mancare questo tempio. Di fianco al Wat Mahathat si erge maestoso Wat Ratchaburana. Il portale d’ingresso fa da cornice a un grande prang, una torre di stile khmer. La torre è accessibile tramite delle scale e al suo interno racchiude antichi affreschi risalenti al primo periodo di Ayutthaya.
Costo d’ingresso: 50 THB.
Wat Phra Si Sanphet
Caratterizzato da tre alti chedi, il tempio Wat Phra Si Sanphet è considerato il più sacro di Ayutthaya. Concediti un momento lasciandoti trasportare dai dettagli incisi sulle rovine, custodi dell’epoca d’oro di questa città.
Come arrivare ad Ayutthaya da Bangkok
Da Bangkok, il modo più economico per raggiungere Ayutthaya è salire su un treno.
È possibile acquistare il biglietto per 15 Bath direttamente alla stazione in Rong Mueang Road. In 2 ore circa comincerai a intravedere in lontananza le prime rovine e saprai di essere arrivato ad Ayutthaya.
Grazie alla sua vicinanza, Ayutthaya può essere vista anche con un’escursione in giornata: ci sono treni che partono più o meno ogni ora.
Come vestirsi a Sukhothai e Ayutthaya
Non farti ingannare dall’idea che, essendo considerati dei parchi archeologici, non sia necessario vestirsi in modo adeguato! Sono templi sacri a tutti gli effetti e, come tali, richiedono un abbigliamento che copra spalle e ginocchia.
In conclusione, meglio visitare Sukhothai o Ayutthaya?
Sukhothai e Ayutthaya: quale parco scegliere? Chiunque arrivi in Thailandia per la prima volta, e magari per sole due settimane, si pone questa domanda!
A mio parere sono entrambe suggestive e chiunque, dagli appassionati di archeologia al semplice curioso, ne rimarrebbe affascinato. Se hai tempo visitale entrambe, se invece devi necessariamente sceglierne una, la mia scelta ricadrebbe sul Parco Archeologico di Sukhothai.
Lontano dalla modernità, il parco di Sukhothai è un vero e proprio scrigno del tempo, capace di creare un’atmosfera particolare e aiutare gli esploratori a immergersi totalmente nelle sue rovine.